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martedì 28 ottobre 2014

10 Cose da Websocialcosi: Come Pensare e Scrivere un BEL Post per il tuo Blog

foto via
Hai due righe per fare colpo sul lettore. Due righe.

Cosa fai? Gli dici che ha due righe per fare colpo sul lettore in un post scritto per dirgli come fare colpo sul lettore con i suoi post.

Pensa ad un piccolo cagnolino bagnato e bisognoso di affetto che ti guarda con i suoi grandi occhioni in attesa di affetto e riparo: irresistibile e emozionante! Ecco, il tuo post deve esercitare lo stesso effetto con il lettore, con la promessa di tanto amore.

Sei ancora qui? Oppure sei andato a cercarti l'ennesimo articolo che si apre con un “Vuoi sapere come scrivere il post perfetto? Bene, adesso ti dico come fare per scrivere il post perfetto. Se vuoi scrivere il post perfetto, continua a leggere questo articolo scritto per spiegarti come si scrive il post perfetto...” (non ho bisogno di aggiungere altro, vero?)

Non c'è trucco e non c'è inganno: non ti darò la solita formuletta per poi dirti che devi essere autentico – ma davvero nessuno si rende conto delle contraddizioni? -, non ti fornirò neppure infografiche né tantomeno numeri che puoi trovare in altri posti.

Qui ti farò pensare un pochettino sul senso dei tuoi post.

Questa è l'unica promessa - che secondo l'opinione comune dovrebbe caratterizzare tutti i post – che ti faccio: se scrivi qualcosa sul tuo blog è perché vuoi offrire qualcosa a chi è appassionato e/o ha bisogno di qualcosa, guadagnandoci di ritorno “in visibilità” e riconoscimento.

Allora via! Anzi, stop. Prima di scrivere hai bisogno di una lunga fase di studio. Lo hai fatto? Hai meditato bene sui macro-argomenti, li hai divisi in singoli aspetti da affrontare e hai individuato già quali e quanti post realizzare?

Una volta dopo aver strutturato bene nella tua testa tutto questo, puoi iniziare a scrivere i tuoi post. Scrivere per il web è un esercizio utilissimo e può dare grandi soddisfazioni. Ti insegna ad essere preciso, chiaro, attento e personale. 
Continua a scrivere, segui chi ti piace e impara da loro. Adesso però, permettimi di darti una mano a ragionare su quelle cose che ti sentirai dire in ogni angolo dell'internet.

  1. Incipit folgorante. Chuck Norris e i suoi calci rotanti devono essere NIENTE in confronto all'attacco dei tuoi post. Solo che tu hai una tastiera, e la devi usare meglio del semplice sbatterla in faccia al prossimo. Puoi farcela: parti col botto, tipo con frase lapidaria, o domanda secca, o citazione saggia (attinente). Devi dare TUTTO nelle prime dieci parole. Pensaci. E ripensaci. Non fare il furbo, ripensaci ancora.
  2. La promessa. Va bene, devi far capire bene di che cosa parlerai e come lo farai, ma ricordati che hai già un titolo. Se io ho cliccato arrivando da te perché mi hai scritto Ecco come scrivere un bel post, non serve che me lo ripeti per tre righe. Dammi qualche motivo per cui il tuo articolo dovrebbe essere meglio degli altri, non stare lì a dirmi semplicemente che adesso mi dirai le regole per scrivere un bel post. Le ripetizioni e le ridondanze sono odiose. Lo stesso vale per – chessò – una recensione di modellismo. Dimmi perché la tua è meglio delle altre, o spara qualcosa che mi tenga incollato fino alla fine, ok?
  3. Le emozioni. Hai presente il cagnolino bagnato e bisognoso di affetto che dicevo in apertura? Ho giocato sporco, lo ammetto. Magari lo hai visualizzato, magari no: sei senza cuore, o ti piacciono i gatti. Però ha un'alta probabilità di funzionare. Funziona meglio, naturalmente, se riesci a scrivere in due righe qualcosa in cui l'utente si possa identificare. Esempio: Perché dovresti leggere? Perché nella vita di tutti i giorni ti sarà certamente capitato... (ma per carità, scrivi cose che DAVVERO hai visto e vissuto, altrimenti meglio tacere)
  4. Elenchi, immagini, clic-to-tweet e altre robine carine e spezza-testo. Certo, la varietà è utile, no? Ma va utilizzata con criterio. Un elenco è spesso il corpo del testo, quindi deve essere preciso, veloce, essenziale, chiaro. Le immagini sono belle e generano attenzione, ma non metterne 5 in un post di mezza pagina, eh. Secondo me, anche due spesso sono troppe. Parti sempre dal less is more, almeno per quanto riguarda il “carico visivo”: e pure con citazioni ed embed vacci piano: dal carino all'insopportabile il passo è brevissimo.
  5. Stile. Stile è una parola che mi piace. Anzi, l'adoro. Lo stile, per me, è tutto o quasi. Non voglio leggere articoli senza stile. La banalità è il Male. Puah. Persino un elenco di cose note e arcinote nelle giuste mani può diventare qualcosa di eccitante (ogni riferimento a questo post è puramente casuale). Non strafare, ma neppure scrivere da impiegato statale. Anzi, valuta bene le tue capacità: se dopo un anno ancora non hai uno stile preciso, se copi e incolli e rielabori, se ti escono fuori solo cose anonime, magari riconsidera la tua attività sul web. Ti eviterai un sacco di perdite di tempo e potrai dedicarti ad imparare ad andare in windsurf.
  6. La ricetta della nonna. Ah, quanto mi piace quando leggo cose tipo: ehi, vuoi fare un post che faccia colpo, baby? Allora ricorda: titolo-promessa-sottotitolo-testo-call to action-altro sottotitolo-call to action finale. Anche Bendetta Parodi tra poco scriverà un libro di ricette sul blogging. La struttura è importantissima, ma non pensare nemmeno per un minuto che utilizzare una formula sia il segreto del successo. Se sarai sempre uguale, non andrai da nessuna parte. Siamo un Paese di svogliati e abitudinari, ma questo non vuol dire che il tuo blog debba essere noioso. E soprattutto, il successo di un post dipende dal contenuto e non dalla forma (la quale, comunque, se non fa schifo aiuta).
  7. Il tono. Tutti ti diranno di rivolgerti al lettore direttamente. E su questo siamo d'accordo. Tutti ti diranno di essere serio ma non serioso, soprattutto se vuoi fare colpo a livello professionale. E siamo d'accordo anche su questo. Te lo dico anche io? , perché non c'è niente di peggio di qualcuno che scrive in modo generico e con tono generico. Dare del tu al lettore è un modo bellissimo di rompere il ghiaccio ed entrare in una virtuale confidenza, ma ricorda: è un approccio educato, non un dare di gomito continuamente cercando una complicità forzata. Non dare niente per scontato e scrivi sempre ricordando che ti stai rivolgendo ad uno sconosciuto.
  8. Semplicità, originalità e blablabla. Questo è un altro grande cavallo di battaglia di chi consiglia per professione: sii sintetico! Sai che ti dico? Puoi anche non esserlo. Semplice non vuol dire liofilizzato e/o schematico. Semplice significa chiaro e piacevole, comprensibile e divertente. Evita frasi troppo articolate, periodi lunghi, subordinate, e ok. Ripassa un po' di grammatica e di analisi logica. Una frase ben scritta si legge sempre bene e volentieri, anche se è un po' più lunga del dovuto. I concetti devono poi essere espressi in modo originale: nessuno ti chiede di essere il nuovo Baricco, sia chiaro, ma la stessa cosa, nella nostra meravigliosa lingua, può essere espressa in mille modi differenti e puoi trovare il tuo, senza replicare le “solite” frasi note e quindi uccidere l'interesse del povero utente arrivato lì per caso. Noterai che in questo elenco non ho previsto la voce “lunghezza”. Se sei interessante non esiste lunghezza, chi ti dice che devi stare entro un tot di parole (300, 400, 600) ti giudica già un povero blogger sub-umano.
  9. Inserisci i link. A chi piacciono, a chi meno, ma servono, eccome. Se hai delle fonti o delle pagine che sono utili da consultare per il lettore, le devi citare. Questo ti rende bello, bravo e forte (oltre che onesto e colto). Se poi riesci a connettere i tuoi articoli tra loro in modo fluido, tanto meglio. I link interni sono una manna dal cielo per la permanenza del lettore sul tuo blog. Ricorda: inserisci solo cose strettamente attinenti, non essere pretestuoso, altrimenti vanifichi tutto il lavoro.
  10. Leggi, rileggi, fai leggere e rileggere, studia. Niente è peggio dei refusi. Certo, nessuno è perfetto, per cui sbagliare ogni tanto ti rende umano. Però non scrivere strafalcioni, sciocchezze o cose inesatte potrebbe essere meglio, vero? Allora non avere fretta nel pubblicare, leggi tutto 3 o 4 volte, se hai qualcuno a portata di mano chiedi un controllo (è utilissimo: e, se si addormenta mentre lo fa, probabilmente devi ripensare il testo). Poi, tra un post e l'altro, studia, leggi, informati: ti aiuterà a scrivere meglio. Leggi sempre. Migliora costantemente.
Questo ci porta in modo diretto alla conclusione: vuoi scrivere contenuti utili e interessanti? Devi essere una persona utile e interessante, qualsiasi sia il tuo campo d'azione. Questo è fondamentale, non puoi fingere.

Ricorda, non potrai mai risultare diverso dal qualcuno che intimamente sei, neppure attraverso una scrittura assemblata con le migliori formule dei vari dottor Frankenstein del web.

Prima di tutto, quindi, devi lavorare su te stesso.

Se ti va, leggi anche:
- Come scrivere uno stamaledetto titolo del post che faccia colpo!

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